Vacanze in Africa: quali località, in quale stagione, perché andare

Vacanze in Africa: quali località, in quale stagione, perché andare

L’Africa è nostra madre e nostro padre. Tutta l’umanità che oggi popola il pianeta ha avuto origine in Africa, come dimostrano i ritrovamenti archeologici e le tracce lasciate dai nostri antenati un po’ ovunque. Questa è forse la parte più vecchia del mondo, geologicamente e storicamente parlando, e per questo una vacanza in Africa non è solo un safari alla ricerca di avventure ma anche un pellegrinaggio verso le origini. Verso il ricordo. Poi, sicuramente, c’è anche tanto aspetto turistico che non si può negare.

In Africa tutto è immenso. I deserti, le montagne, i vulcani, i fiumi. In Africa ogni stato è un mistero, ogni cultura un universo da scoprire e i monumenti – naturali e umani – non basterebbe una vita intera a conoscerli tutti. Un consiglio: se state pianificando le vostre vacanze in Africa, non pensate subito a un villaggio turistico chiuso dentro a un recinto.

Proponetevi di vivere la realtà locale almeno in parte. Fate un viaggio che comprenda la natura – elemento principale del continente – ma anche la cultura degli esseri umani che rendono tutto così caratteristico. Non limitatevi a scattare la foto d’occasione alla donna con il bimbo legato al petto con un foulard, condividete con lei un sorriso, un pasto, una breve conversazione. Questo è il vero sapore d’Africa, la nostalgia da ricordare.

Africa, le mete turistiche classiche

Come ogni continente, anche l’Africa ha i suoi standard turistici. La vacanza tradizionale africana è quella in Egitto, alla scoperta della Valle dei Re, delle Piramidi e del fiume Nilo ma anche delle sue città straordinarie. Oppure si va in Kenya, a fare le vacanze nei villaggi e qualche safari. O ancora, si va nel deserto del Marocco, a Capoverde o in Sud Africa.

L’Egitto è sicuramente la tappa obbligatoria per chi non è mai andato in Africa in vita sua. Le Piramidi, la Sfinge, il Museo Egizio sono testimonianze di una civiltà antica che ha fatto da radice al mondo moderno. Sono meraviglie da ammirare per la loro maestosità e grandezza, immaginando – se possibile – come abbiano fatto a costruirle secoli fa con pochi mezzi e una ingegneria a noi ancora sconosciuta. Ma sono anche da ammirare le città del Cairo, la capitale, Alessandria, Luxor e ovviamente la turistica Sharm el Sheik i cui fondali marini sono tra i più belli al mondo.

In Kenya di solito la gente va a chiudersi nei villaggi per turisti. Ma la bellezza di questo stato è tutta fuori da quelle mura. I parchi nazionali, dove la fauna tipica locale vive libera nel proprio habitat, sono più di uno e il safari tradizionale non sempre fa conoscere tutto. Il Parco Nazionale di Nairobi è, ad esempio, una vasta area protetta dove gli animali vivono liberi a pochi chilometri dalla capitale, le cui luci si distinguono nitide e vicine, tra i leoni, la sera! Tra gli altri parchi nazionali, segnaliamo il famosissimo Amboseli, il Parco di Sibiloi, Parco Nazionale Monte Kenya, e il Parco delle Porte dell’Inferno! Quest’ultimo si chiama così per la presenza di decine di sorgenti termali con acque e getti molto caldi.

Sono ormai noti a tutti, e di nuovo di moda, gli itinerari turistici del Marocco: la bellissima capitale Rabat, l’affascinante Marrakech, Casablanca, le dune del deserto ai confini estremi del Paese, le montagne dell’Atlante. Le isole di Capoverde, repubblica indipendente al largo delle coste occidentali dell’Africa, sono la vera vacanza tropicale di chi viene a godersi il sole e il mare di questo immenso continente. L’unico svantaggio è che, qui, vedrete solo lo spicchio di una immensità africana. Molto meglio, allora, una vacanza in Sud Africa. Qui si coniugano – finalmente in armonia – le culture africana ed europea, creando un microcosmo culturale completamente nuovo e originale. Le città (Capetown, Johannesburg, Pretoria, Durban) sono modernissime, quasi americane, ma gli ex stati-ghetto e gli stati tribali che questo Paese contiene al proprio interno sono rimasti legati al fascino di migliaia di anni fa.

Le località africane da visitare in estate

L’Africa è un continente talmente grande che copre due emisferi del pianeta. Ciò significa che quando da noi è estate (nel periodo tra maggio e settembre) nel sud dell’Africa è inverno e viceversa. Considerate le altissime temperature che buona parte di questo continente arido conserva, per conformazione geografica naturale, è bene programmare le vacanze estive verso la parte meridionale. Il Sud Africa è di nuovo la meta ideale per questo periodo, perché qui l’inverno è mite e somiglia di più a una lunghissima primavera in fiore! Da ammirare, specialmente, Città del Capo e la False Bay. Città grande, dinamica e moderna, Capetown (Città del Capo) è più bella durante la locale “stagione fredda” perché si può esplorare con temperature accettabili, ammirando anche fenomeni come la nebbia che avvolge la Table Mountain. Nella False Bay, in questa stagione, si fermano a riposare le balene.

Il Botswana è un’altra ottima meta da conoscere nel nostro periodo estivo. Qui la stagione è fresca e andare in safari sul delta del fiume Okawango nel momento in cui gli animali vanno a cercare le pozze d’acqua è davvero una magia. Il coloratissimo staterello di Swaziland è un concentrato di tradizioni popolari che non ha eguali in Africa. Tra maggio e agosto, che qui corrispondono  all’inverno, si svolgono molti festival che i turisti possono ammirare dal vivo. Ottima meta estiva sono anche le Cascate Vittoria, in Zimbabwe. L’acqua si tuffa da un salto talmente alto che il suo nome originale in lingua locale si traduce in “fumo dalle acque che tuonano”, a indicare le enormi nuvole di vapore. Non hanno invece stagione turistica precisa località come il Marocco, l’Egitto, la bellissima Namibia o il Madagascar, che sono visitabili sempre.

Mete europee invernali

In inverno, l’Africa si trasforma in … isole! Molte delle mete che vengono consigliate ai turisti durante la stagione tra dicembre e marzo sono infatti realtà insulari tropicali che coronano il continente “nero”. Capoverde è una di queste. I nomi romantici portoghesi delle spiagge locali non tolgono il fascino africano di queste distese di sabbia finissima contro un mare di smeraldo. Le Mauritius sono l’arcipelago al largo dell’isola di Madagascar che attira i vip europei per le loro vacanze Natalizie. Ma qui c’è molto più che qualche spiaggia e le capanne di paglia. Provate a recarvi nella regione detta Terra dei Sette Colori, ad ammirare montagne di sabbia i cui colori variano dal rosso, al giallo, al verdino, al bianco.

Le isole coralline del Mozambico sono tante, ma quelle da consigliare per una vacanza africana invernale sono le Quirimbas, atolli candidi abitati da persone gentili e abilissime nella pesca con antiche imbarcazioni. Naturalmente non mancano all’appello le Seychelles, scrigno prezioso della bellezza estiva in piena stagione invernale. Ma al di là delle isole, durante i mesi che in Europa sono freddi si può venire a cercare il caldo vivendo un’avventura attraverso il deserto del Sahara, con i tour organizzati che vanno alla ricerca delle tradizioni dei beduini. Si può andare in Senegal, precisamente la bellissima capitale Dakar, o la capitale del jazz africano St Louis, o ancora al Lago Retba. E, dato che è interamente circondato dal Senegal, sarà facile fare una capatina anche nel Gambia per ammirare il suo affascinante fiume omonimo.

Meraviglie naturali d’Africa

Come si fa ad elencare le meraviglie naturali di un continente che è già tutto una meraviglia naturale? Viene spontaneo parlare ancora dei grandi parchi nazionali faunistici, come il Serengeti, lo Amboseli, il Kilimangiaro. Viene spontaneo indicare ogni leone, ogni giraffa o elefante come meraviglia naturale assoluta, in Africa. Uno spettacolo da non perdere è sicuramente la migrazione degli Gnu. Esistono safari organizzati appositamente allo scopo che seguono le mandrie, dentro i parchi nazionali, lungo le piste che percorrono in migliaia. Un documentario a occhio nudo! Lo stesso dicasi per i safari che seguono i grandi predatori sui loro terreni di caccia.

Ma se vogliamo parlare nello specifico di luoghi geografici, le meraviglie naturali d’Africa sono sicuramente: le grandiose cascate Vittoria, in Zimbabwe. Un intero enorme lago si riversa giù per un dirupo alto 108 metri, con un rumore e uno spettacolo di arcobaleni che lascia senza fiato; la Rift Valley in Etiopia, una gigantesca caldera vulcanica attiva in cui dominano i colori giallo, verde e rosso dello zolfo e dentro la quale vivono coraggiosi minatori che sfidano il vulcano ogni minuto; il deserto del Sahara, ovunque lo ammiriate, è una meraviglia naturale africana; le dune della Sussusvlei in Namibia, montagne di sabbia che superano anche i 350 metri e dalle quali gli impavidi si gettano fino al mare a bordo delle tavole da surf!

Le bellezze da scoprire

Sono luoghi ancora sconosciuti ma presto conquisteranno il mondo.  Parliamo di zone, elementi o meraviglie africane che ad oggi non sono ancora compresi nei tour tradizionali ma che lasciano senza parole i pochi fortunati che le hanno scoperte e vissute per primi. L’Occhio del Sahara, ad esempio. Il suo vero nome è Richat Structure, dal nome del primo esploratore che la identificò. Dall’alto, i satelliti la riprendono con la forma perfetta di un grandissimo occhio, ma da terra la forma si può solo intuire. Si trova a Ouadane, in Mauritania, dove il deserto termina a ridosso della catena montuosa di Adrare. Qui, alcuni anni fa, è riemersa dalla sabbia una misteriosa struttura rocciosa circolare, come una immensa spirale. Una opera umana? Opera dell’erosione? O una antichissima città forse sommersa milioni di anni fa dal mare (Atlantide)? Visitarla sarà una emozione anche perché si trova in un distretto di bellissime città costruite col fango, dichiarate Patrimonio Unesco per tutti.

Bisogna scendere nel sud del continente, tra Angola e Sud Africa per trovare i Cerchi delle Fate. Si tratta di luoghi sparsi per la arida prateria che caratterizza questa regione, di forma circolare, al cui centro non riesce a crescere nulla. Non si capisce perché la vegetazione si fermi ai loro bordi, ma nell’insieme creano una sorta di quadro impressionista naturale! Fa parte dell’Africa ma si trova al largo delle coste orientali di essa, l’isola di Anjouan – arcipelago delle Comore. Qui quasi la totalità della superficie è costellata di quarzi, un mistero per la scienza ma uno spettacolo per i turisti che riescono a vederla.

La catena montuosa di Virunga percorre almeno tre nazioni tra Uganda e Congo. Stranamente in questo angolo l’Africa appare diversa, tutt’altro che arida e immensa. Questi monti sono ricchissimi di vegetazione, di foreste, di angusti angoli dove il sole quasi non arriva. Sono poco frequentati ed è una fortuna perché qui vivono i più affascinanti gorilla di montagna del continente. Avvicinarsi richiede cautela, ma se riuscirete a vederli sarà un’esperienza indimenticabile. Sono anche una specie in via di estinzione, quindi se andate a fotografarli non fate capire a troppa gente il segreto del vostro percorso, così eviterete che la voce arrivi ai bracconieri.

La Namibia continua a sorprendere. Da qualche tempo si sta riscoprendo una vallata incredibile che prima non era nota quasi a nessuno. Il Fish Canyon, una profondissima gola rocciosa che ha quasi le stesse dimensioni del Grand Canyon americano. Lungo 160 metri, profondo fino a 550 metri, inseguirete le tracce antiche di un fiume che non sempre è visibile ma che ha creato questo panorama stupefacente. Un salto in Madagascar, invece, per ammirare lo spettacolo della Route National 8, un altro percorso che sta diventando una moda turistica. Una strada che si snoda tra decine e decine di giganteschi alberi di baobab.

Ritorniamo al nord, in Marocco, precisamente nella città di Chefchaouen. Un luogo sconosciuto fino a 60 anni fa, che è diventato famoso per la particolarità del suo colore. Il centro storico, la medina, è tutto intonacato di azzurro! L’idea venne a un gruppo di profughi ebrei che qui abitarono nel XV secolo e che scelsero quel colore per richiamare il cielo, non solo il bellissimo cielo marocchino ma anche il Regno di Dio. La medina, tra l’altro, ha mantenuto intatta fin da prima del medioevo le sue caratteristiche architettoniche e i suoi vicoli, che oggi si arricchiscono delle tinte vivaci dei suq.

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